12 | 06 | 2025

DUE RIDERS – DUE BICI – UNO STESSO SPIRITO

Ci sono storie che non iniziano con una mappa, ma con uno sguardo, un cenno d’intesa e una stretta di mano decisa. Così siamo fatti noi austriaci.

Siamo in due: entrambi con molta esperienza in sella, ma arriviamo da mondi diversi. Daniel è cresciuto tra nastri da gara e podi, Lukas invece sui sentieri alpini e nei bike park. Non ci siamo incontrati per condividere la destinazione, ma per vivere il viaggio. Non per vincere, ma per goderci la bellezza autentica della pedalata.

E senza nemmeno accorgercene, stavamo costruendo ricordi destinati a durare una vita.

Mondraker Arid & Neat

Proprio come il nostro viaggio, anche le nostre bici erano fatte della stessa stoffa.

Un mix perfetto di adrenalina e riflessione. Mattinate lente, discese veloci.

Mondraker Arid

Una scheggia da gravel dal carattere deciso.

Mondraker Neat

Una MTB elettrica leggerissima con gambe instancabili e un’anima selvaggia in discesa.

Arid & Neat.

Due bici decisamente diverse, ma complementari.

Insieme, ci hanno portato ovunque: su lunghe distanze, su salite impossibili e giù per trail che ci chiamavano per nome.

TEMPORALI E TRAMONTI

Siamo partiti da San Sebastián, con le sue strade che profumano di salsedine, diretti verso l’aria calda e dorata di Barcellona. Tra una tapa e una cerveza, l’energia travolgente della costa basca ci ha dato la spinta iniziale. Poi sono arrivati i giorni veri: valli immerse nella nebbia, piogge torrenziali, piani da reinventare all’ultimo secondo.

Ma anche quando eravamo fradici e infreddoliti, l’entusiasmo non ci ha mai lasciati.

Ogni passo montano aveva qualcosa da dirci.

L’Embalse de Yesa, turchese e infinito.

I Pirenei, duri e implacabili. La natura ci ha ricordato che le sue regole non sono negoziabili. Grandine, salite impossibili da affrontare in bici… ma tutto era autentico. Crudo. Bellissimo.

Wild Horses

Le notti erano gelide. I sentieri, infiniti. E a un certo punto, persino le mappe sembravano un ricordo. Ma ogni pasto dopo ore di pedalate ci sembrava un banchetto.

Con noi c’erano anche Florian e Oliver, che per tutta la settimana hanno documentato ogni curva, ogni imprevisto, ogni istante. Il nostro camper Sunlight, che velocemente è diventato la nostra casa su ruote, ci ha uniti ancora di più.

Verso est

Già nella prima tappa – da San Sebastián a Lekunberri – il meteo ha completamente scompaginato i nostri piani, ma appena si è aperto uno spiraglio tra le nuvole, siamo ripartiti. Abbiamo pedalato verso est, attraversando villaggi incantati e valli immerse nella nebbia, fino ad arrivare a Pamplona.

Non era solo la fatica a rendere le cose dure: anche girare in zone remote, trovare acqua, corrente, o un supermercato aperto era una missione.

Un cielo infuocato

Ma poi è arrivata la discesa verso Aínsa, sotto un cielo infuocato, e tutto è passato in secondo piano.

Un altro giro giù dal Puerto de Serrablo? Sempre. Niente orologio, solo la luce del sole a guidarci.

OLTRE LA PEDALATA

Non è stato un semplice road trip. È stata un’amicizia celebrata a colpi di pedale, fatta di silenzi condivisi e risate improvvise. Le bici non ci hanno mai fatto domande. Ci hanno semplicemente portato ovunque volevamo, senza mai tirarsi indietro. Due amici, due bici, e una sola storia incisa nella polvere delle strade secondarie spagnole. Niente gare. Nessuna lista di cose da fare. Solo la strada aperta, una videocamera accesa, e i cuori spalancati.